Via Margutta è una piccola via del centro di Roma, nel rione Campo Marzio, zona nota come il quartiere degli stranieri, alle pendici del monte Pincio, luogo di gallerie d’arte e di ristoranti alla moda, che anticamente ospitava botteghe artigiane e stalle. Negli anni cinquanta, dopo il film Vacanze romane, diventa una strada esclusiva, residenza di personaggi famosi, come Federico Fellini.
Si tratta di una parallela di via del Babuino, la strada che va da piazza del Popolo a piazza di Spagna. L’etimologia è incerta, forse proviene da “Marisgutta”, cioè Goccia di Mare, eufemismo per un ruscello che scendeva dalla villa dei Pincii, adoperato come cloaca naturale. Via Margutta, in origine, era un viottolo sul retro dei palazzi di Via del Babuino, dove si trovavano magazzini e scuderie. Alle falde della collina del Pincio, vi erano case di stallieri, muratori, marmisti, cocchieri e nel viottolo l’attività degli operai aveva grande spazio.
Nel medioevo un ignoto artista istituì la prima bottega dove si facevano ritratti, fontane e ringhiere, dando il la ad una fiorente industria che attirò la migrazione di artisti (per lo più stranieri, fiamminghi, tedeschi, ed anche italiani non romani) che lentamente costruirono case, botteghe e giardini sostituendo baracche, stalle ed orti. Monsignor de Merode, negli anni di papa Pio IX, intuì il cambiamento: comperò i territori delle pendici, impiantò le fogne e trasformò il vicolo in una strada nel piano regolatore.
È una strada incantevole, tranquilla, si respira aria priva di smog, e sin dall’inizio, pur nel pieno centro di Roma sembra una “strada fuori porta”, profumata dal verde e dalle vigne, e per questo prediletta dagli artisti, pittori, scultori, antiquari, anche se oggi tanti di questi studi sono divenuti abitazioni private.
L’annuale Mostra dei “100 Pittori a Via Margutta” , è un consueto appuntamento pittorico della Capitale. La rassegna è patrocinata da Comune e Provincia di Roma, dalla Regione Lazio, e da molti anni costituisce un interessante appuntamento per appassionati d’arte che rende Via Margutta una galleria d’arte all’aperto, presentando oltre 1.000 opere tra dipinti a olio, disegni, e acquerelli, anche di artisti poco noti, accuratamente selezionati, provenienti da molti paesi, impegnati in varie tipologie espressive come figurazione, astrattismo, ritratto, paesaggismo, simbolismo, surrealismo, ecc.
L’ingresso oltre che gratuito, è aperto a tutti (è una mostra di strada) e la visione delle opere è libera oltre che del tutto non impegnativa e casuale. Lungo il percorso della strada si incontrano gli stands degli Artisti dell’Associazione “Cento Pittori” e la Fontana delle Arti in marmo, a base triangolare, sormontata da un secchio di pennelli (in relazione alla presenza degli artisti prevalente in questa via sin dal XVII secolo). Realizzata nel 1927 su progetto dell’architetto Pietro Lombardi, che creò altre fontanelle allusive agli stemmi dei rioni o alle attività dei luoghi di Roma. I due mascheroni centrali, uno triste ed uno lieto simboleggiano l’alterno stato d’animo degli artisti, e poggiano su mensole applicate su cavalletti da pittore, zampillano il loro debole getto d’acqua in due piccole vasche sottostanti.
Tra gli storici abitatori di questa via possiamo ricordare Giulietta Masina e Federico Fellini, Anna Magnani, Giovanni Del Lungo, Marina Punturieri (poi Marina Ripa di Meana), tra gli scrittori Guido Ceronetti, Piero Chiara, Elio Pagliarani, Gianni Rodari, tra gli scultori Leonardo Bistolfi, Duilio Cambellotti, Pericle Fazzini, Nino Franchina, Umberto Mastroianni, Assen Peikov, Achille Perilli; tra i numerosissimi pittori nel XX secolo Afro, Carla Accardi, Ugo Attardi, Giacomo Balla, Mirko Basaldella, Nino Costa, Giorgio De Chirico, Angelo Fois, Renato Guttuso, Mino Maccari, Mario Mafai con Antonietta Raphael, Luigi Montanarini, Novella Parigini, Angelo Savelli, Toti Scialoja, Giulio Turcato, Renzo Vespignani.
Tra gli Artisti della Rassegna dei “Cento Pittori” del 28-1 Novembre 2011 è stata presente la nostra Socia Pittrice Maria Grazia Addari con opere di pregio artistico e dallo stile inconfondibile.
Paola Salvini