Art Arvalia sul Corriere di Roma

Art Arvalia sul Corriere di Roma

di Patrizia Di Resta

Il Corriere di Roma dedica un importante articolo, dal titolo « Art Arvalia, incontro con gli autori », alla mostra-evento di piazza Lorenzini. Ve lo riportiamo integralmente.

Presso il giardino di Piazza Lorenzini, quattro date per incontrare e conoscere l’arte ed i suoi creatori.

Roma – Piazza Lorenzini (Portuense) come una piccola Montmatre; è questa l’idea che ha ispirato i quattro incontri d’arte che si terranno nell’omonimo giardino nelle date del 1 marzo, 5 aprile, 3 maggio e 7 giugno, dalle 9:.00 al tramonto.

Una piccola Parigi di strada, il gusto retrò di un’arte vagabonda e bohemièn che vuole incontrare il suo pubblico faccia a faccia nella fresca libertà di uno spazio romano di svago e verde che a primavera verrà convertito in giardino dedicato all’arte.

Art Arvalia è l’associazione artistico-culturale che già da diversi anni si fa partecipe strumento di confronto e diffusione dell’espressione figurativa su territorio, allo scopo di avvicinare l’arte al grande pubblico. “Gli artisti pittori, scultori, grafici esporranno le loro opere nel grande giardino recintato della piazza, recentemente ristrutturato” accompagnando l’intera giornata espositiva a veri e propri corsi artistici per giovani ed adulti.
Decine le opere esposte e gli autori che prenderanno parte all’iniziativa: Addari – Andreussi – Anappo – Bettozzi – Bruziches – Cacciani – Calabrese Carta – Chianello – Clemente – Coletti – De Petrillo – Falcucci – Ferrotti Gambini – Giustolisi – Mancini – Maturano- Massaro – Pavia – Ruali – Rossi Salvini – Scacchi – Testa – Trinchieri – Tubaro – Ugolini – Ummarino – Vernotti.

Il progetto è ambizioso e prevede un ricco calendario di date (oltre alle quattro su elencate) ed una mappa eterogenea di spazi pubblici del territorio adibiti alla diffusione della passione più antica ed espressiva della storia: l’arte. Liberi i contenuti per liberare il talenti. Gratuiti anche i corsi per sollecitare l’artista nascosto dentro il semplice spettatore, ma soprattutto grande la voglia di promuovere un proficuo incontro tra autore e spettatore, per avvicinare l’arte a tutti.

Patrizia Di Resta

Manifestazione per spazi artistici

Manifestazione 16 e 17 Febbraio 2008

L’ARTE PER L’ARTE . Due giornate indimenticabili.
Essere cittadini attivi è una leale posizione verso la società di appartenenza, essere    artisti  impegnati nel sociale è una determinante scelta di cultura. 
ART ARVALIA ha sostenuto con estrema convinzione il progetto di intellettuali  e              politici  che  hanno proposto a Roma la valorizzazione di tutta la città senza escludere le aree periferiche, spesso lasciate nel degrado. (altro…)

Mostra a Piazza Lorenzini – [22/03/2008]

iazza Lorenzini ospita quattro appuntamenti con gli artisti di ArtArvalia: 1° marzo5 aprile3 maggio7 giugno 2008. E la piazza diventa una piccola Montmartre.

L’associazione artistica Art Arvalia organizza per il 2008, con il patrocinio del Municipio XV , quattro esposizioni d’arte, il 1° Marzo, il 5 Aprile, il 3 Maggio e il 7 Giugno, denominate “Incontro con gli artisti di ArtArvalia” al fine di diffondere tra i cittadini il gusto per le Arti Visive , oltre che in edifici pubblici, anche in spazi esterni come Piazza Lorenzini al Portuense, che diventerà in primavera, luogo d’incontro con l’arte, come in una piazzetta parigina di Montmartre. (altro…)

Relazione conclusiva della Mostra al Park Life – [22/03/2008]

“ Artisti a confronto per un mondo sostenibile”
L’Associazione Art Arvalia ha partecipato all’esposizione di Lega Ambiente denominata Park Life dal 29 Febbraio al 3 Marzo, alla Fiera di Roma con una mostra d’arte denominata “Artisti a confronto per un mondo sostenibile” finalizzata principalmente alla conoscenza, alla sensibilizzazione , all’educazione, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente naturale, patrimonio di tutti.
In sintonia con la campagna ONU del decennio 2005-2014 per l’educazione allo sviluppo sostenibile e con la designazione del 2008 quale Anno Internazionale del Pianeta, l’Associazione con questa mostra ha inteso partecipare alle campagne di Lega Ambiente per la natura, esponendo la produzione delle opere artistiche a soggetto naturalistico, in modo che attraverso l’arte visiva, costituita da un linguaggio universale, potesse sensibilizzare i visitatori, suscitando riflessioni ed emozioni, al fine di stimolare il desiderio per costruire un mondo migliore, nel rispetto del pianeta.
L’Anno Internazionale del Pianeta , inaugurato recentemente dall’UNESCO a Parigi sarà dedicato alla Terra per cercare di risolvere le varie problematiche ambientali e sociali come: risorse naturali , energia, salute, suoli, oceani, cambiamenti climatici, ricerche nello spazio, rifiuti, inquinamento del traffico autoveicolare, consumo dei combustibili, problemi telematici e informatici, sicurezza per i cittadini del mondo, in particolare per i giovani e per la loro integrità morale e materiale. Sono questi i temi, insieme a tanti altri a cui gli scienziati di tutto il mondo si confronteranno nel 2008, alla ricerca di soluzioni finalizzate a rendere sostenibile ciò che adesso non lo è, o non lo sarà nel prossimo futuro, per il pianeta e per i cittadini del mondo.
La Mostra degli Artisti di Art Arvalia alla Nuova Fiera di Roma è stata visitata da varie autorità tra cui il Ministro per l’Ambiente Pecoraro Scanio , da numerosi visitatori e da varie scolaresche provenienti da Roma e Provincia.
Un vivo ringraziamento va a Lega Ambiente che ci ha permesso di esporre al Park Life le nostre opere ispirate ad alcune problematiche di sostenibilità del pianeta, e ci auguriamo che questa rassegna sia stata utile e che possa ripetersi.
Prof. Paola Salvini

Vivere la città: mostre d’arte in locali caratteristici – [22/03/2008]

Spesso non si vive la città o il proprio quartiere come si dovrebbe poiché si cercano altri luoghi, anche lontani, trascurando quelli che si trovano sotto casa e che invece potrebbero rappresentare una ricchezza proprio per i cittadini che vi abitano.
 Nel passato il rapporto tra città e cittadini era più equilibrato, oggi le grandi distanze, i grandi centri hanno disperso il senso di appartenenza locale e la gioia di vivere insieme.
L’Associazione artistica Art Arvalia per il 2009 prosegue il programma dell’anno precedente denominato”Incontro con gli artisti”, con una mostra d’arte permanente intitolata “Incontri d’arte” al Ristorante Pizzeria il Cavaliere. 
Al Ristorante “Il Cavaliere” di Piazza Lorenzini si respira una magica atmosfera dove alla sapiente arte culinaria si fonde quella artistica variopinta e periodicamente rinnovata delle opere degli artisti di Art Arvalia. Il Ristorante diventa così luogo d’incontro con l’arte, in un’atmosfera accogliente, familiare e conviviale per vivere insieme e da vicino la città e il quartiere.
Curiosità
Un certo Augusto Lorenzini ( 1852-1921), omonimo di quello a cui è dedicata la piazza,  valente artista-decoratore romano sbarcò in Australia nel 1883, dopo una breve esperienza artistica a Londra e a Parigi. Proprio in Australia l’Artista esportò lo stile dell’arte classica italiana e l’usanza parigina, degli artisti impressionisti, di vivere l’arte non più nello studio o nelle gallerie ma en plain air, nelle strade e nei locali di bar e ristoranti, a contatto diretto con la vita della gente. Ancora oggi è molto in voga in Australia la cosiddetta “Art in restaurants”.

INCONTRI D’ARTE 2009

Artisti espositori

Addari – Bruziches – Cacciani – Calabrese – Chiucchiu  

Clemente – De Floris – Ferrotti – Gambini – Gioja

Monoscalco – Pavia – Risi – Ruali – Salvini 

Scacchi – Trinchieri – Tubaro – Ummarino – Vernotti 

 al Ristorante- Pizzeria  il “ Cavaliere” a Piazza Lorenzini 11 (chiuso il Lunedì) orario dei visitatori : 16-19   

Articolo poesie di Fiammetta Gioja – [04/03/2008]

Poesie di Fiammetta Gioja

 

Dolore

Come sasso gettato in uno stagno

 Il tonfo doloroso allarga i suoi cerchi

Dolore dato dal mondo ti dileguerai

Nella pace turbata da un sasso

Traccia esteriore nel tempo di te non rimane

 Ma lo stagno nel fondo

È pieno di sassi gettati dal mondo

 

Tu sei

Tu sei l’acqua che bevo nei giorni arsi

Tu sei il fuoco che crepita nel caminetto quando fuori piove

 Tu sei il verde prato che accoglie la mia folle corsa

 Tu sei il regalo inatteso, la lettera gradita

Tu sei gli amici che ridono con me

Tu sei il ritorno a casa dopo un giorno faticoso

 Tu sei la calda sabbia su cui mi stendo

Tu sei l’abbagliante distesa nevosa

 Tu sei la parola d’incoraggiamento

Tu sei il sonno sereno

Tu sei il risveglio in un giorno di festa

Tu Sei In Tutto Ciò Che amo

 

 Vita sprecata

Non si può correre tutta la vita

Su un prato immerso nel sole

 Perché la verde macchia si dissolverà

Nel grigio sempre uguale

Un giorno è passato

E già i miei capelli sono bianchi

Ora verrà fredda la notte

Chiudendo gli occhi a una vita sprecata

 

I nostri occhi sono rossi

Silenzi profondi,

pudichi,

carichi di frasi inespresse,

 di complici significati

dolce musica del presente

 tumulto interiore

calma sognante

 impeto rabbioso

 sguardi smarriti

increduli

ecco

viviamo l’istante

insieme

 liberi e uniti

e i nostri occhi sono rossi

 

Nuvole mutanti

Nuvole mutanti

Vestite di acqua e di aria

 Come candida neve

Si muovono lente

Danzando Attraverso azzurri sentieri

 Poi si dissolvono come fantasmi

Nomadi camaleonti del cielo

Riappaiono tingendosi

Di scuri colori

Per abbracciare la terra

 In uno scroscio di pioggia

 

A mia figlia Valentina

 Irripetibile mistero

Leggiadra alchimia

 Il tuo grido vitale

Prorompe dalle tenebre

Che dolcemente racchiusero

 Il tuo ininterrotto germoglio

 La millenaria tempesta

 È ora dietro di noi

E io incredula

 Ti stringo

Con occhi gonfi d’amore

 

 Passione

Scatenante tumulto

 Di cavalli selvaggi

Che irrompono fieri

In una tetra distesa

E trovano acqua a cui abbeverarsi

 E ripartono indomiti

Salendo su picchi inviolati

Scendendo su folli prati

 Esprimendo potenza e vigore

 Dolcezza del libero vagare

Che solo conduce a ebbre felicità 

 E per la mia passione di e da sempre, un breve pensiero sull’acquarello:

 

acquarello

Danzano gocce d’acqua

Tra nuvole di colore

La “nostra” piazza Lorenzini

La “nostra” piazza Lorenzini

di Vincenza De Petrillo

Art Arvalia incontra Vincenza De Petrillo, pittrice e presidente – prima che piazza Lorenzini assumesse l’aspetto attuale – del Comitato di quartiere Portuense-S. Silvia. Insieme a lei “raccontiamo” la piazza che farà da cornice alle mostre di primavera della nostra Associazione.

Piazza Lorenzini è una piazza al Portuense. Una delle tantissime piazze rionali romane. Per i cittadini che abitano o lavorano nel quartiere della piazza, Piazza Lorenzini evoca una moltitudine di ricordi. Questa piazza è stata al centro di “un conflitto locale” che ha avuto la sua fine l’11 febbraio 2001 con “Festa-in-Piazza” a cui hanno partecipato quanti desideravano celebrare la conclusione della vicenda Lorenzini.

Tale vicenda inizia nel 1999 quando un gruppo di cittadini si uniscono per contrastare alcune decisioni ed autorizzazioni del Comune: non riescono a comprendere come la costruzione di 78 box-auto privati nel sottosuolo della Piazza (con conseguente abbattimento di dodici pini ed eliminazione di una quarantina di posti auto a raso della piazza) possa essere ritenuta dalle Autorità locali “opera di ampia utilità pubblica”. Ai cittadini, in tutta franchezza, appare un’opera che, snaturando completamente lo spirito della legge Tognoli, risulta a vantaggio di pochissimi (quelli che potevano permettersi di acquistare un box-auto a quaranta milioni di lire!). Questa considerazione, insieme a molte altre, determina – da parte del neo-nato Comitato di Quartiere Portuense S. Silvia – l’opposizione dei cittadini del quartiere alla realizzazione dei suddetti box-auto privati. Tale opposizione si concretizza con un sit-in che va avanti per otto mesi a partire dal 14 febbraio 2000. Sit-in 24 ore su 24 (non ringrazieremo mai abbastanza la Questura di Roma e il Comando della Stazione dei Carabinieri di Villa Bonelli per tutto il da fare che abbiamo dato loro). Giorno e notte, con il freddo e con il caldo, persone di qualunque età, ceto sociale, credo ideologico si sono alternate per vigilare sulla piazza nell’attesa che il T.A.R (Tribunale Amministrativo Regionale), prima, ed il Consiglio di Stato, poi, si esprimessero sulla realizzazione di un progetto sulla cui bontà e sicurezza i cittadini della zona nutrivano forti e fondati dubbi. Un ingegnere geologo di provata competenza ed esperienza, dopo aver studiato il progetto in questione, aveva firmato una perizia nella quale analizzati i punti che rendevano carente il progetto, concludeva che la sua eventuale messa in opera avrebbe “causato danni ai manufatti circostanti”. Questa frase dava forte motivazione ai cittadini a resistere, sopportare … intemperie atmosferiche di qualunque tipo. Finché arrivò il sereno ….

Il lato bello, edificante, esaltante della vicenda Lorenzini è stato, senz’altro, il lato umano: per otto mesi la Piazza è diventata punto di incontro di tante persone che avevano trascorso venti, trenta o più anni della loro vita intorno alla piazza senza conoscersi. Tornei di briscola, premio “miglior poesia”, messa in scena della parodia di “Biancaneve e i sette nani” ed ancora, canti, musica, balli, spazi creativi e ricreativi spesso allietati da momenti conviviali…. piatti cucinati in casa oppure bruschetta, salsicce arrostite in loco per tutti! Questa è stata, mi pare di poter dire, la magia di Piazza Lorenzini: mangiare, scherzare, sorridere insieme a cittadini “rossi, verdi, azzurri, neri…”. Ogni “colore”, ogni partito politico è stato sulla piazza. Consiglieri circoscrizionali, comunali, regionali, provinciali, deputati, senatori. E, soprattutto, costantemente, sono stati presenti cittadini comuni. Il ricordo più caro che di quella vicenda porto nel cuore è la vicinanza, la solidarietà di moltissime persone tanto diverse tra loro. Unite, però, nella determinazione a realizzare il loro comune obiettivo: spingere i nostri rappresentanti politici a considerare le ragioni dei cittadini e a rispettarle.

Dilettandomi, da un paio di anni, di pittura mi ha fatto molto piacere, un giorno, notare dipinti esposti intorno al perimetro interno dell’attuale giardino in Piazza Lorenzini. Mi sono avvicinata incuriosita. Esponevano le loro opere gli artisti dell’Associazione Art Arvalia.

Il mio auspicio e, credo, di tutti coloro che sono stati protagonisti della vicenda Lorenzini, è quello di vedere tale spazio verde, con il sostegno del Municipio XV, diventare puntuale sede di eventi artistici (pittorici, musicali, teatrali …) per tutto il quartiere.

Corsi artistici – [17/01/2008]

Corsi artistici

di Redazione Artarvalia

                                    CORSI ARTISTICI  DELL’ASSOCIAZIONE ARTARVALIA- ONLUS-

Sede Operativa : Via Santorre di Santarosa n°70- Roma

Nella propria programmazione per il 2009 l’Associazione ha previsto di diffondere la cultura artistica fra la gente, affinandone il gusto per le arti visive e possibilmente per fare emergere nuovi talenti, attraverso la realizzazione di brevi corsi per giovani e adulti , su alcune tecniche artistiche grafiche e pittoriche.

Queste attività, svolte da alcuni Artisti Volontari della nostra Associazione, sono finalizzate anche alla  valorizzazione degli Artisti stessi e del loro lavoro, per cui, contemporaneamente ai brevi corsi e nella stessa sede sarà organizzata una Mostra in modo da far emergere lo stile, la tecnica , il contenuto culturale, libero e personale di ogni Artista. Tutto ciò sarà di stimolo per il fruitore dei Corsi e per il visitatore della Mostra: infatti, attraverso l’apprendimento e la fruizione delle opere degli Artisti, essi potranno avere contatti concreti con esempi tecnico-artistici e varie tematiche culturali di tipo sociale, ecologico, storico ecc.

Per il 2009 l’Associazione realizzerà in convenzione con il MunicipioXV, 5 Mostre nel territorio di Arvalia e offrirà nella sua nuova sede Corsi Artistici per giovani e adulti. Un primo turno dal 19 Gennaio al 14 Febbraio, un secondo turno dal 16 Febbraio al 14 Marzo. Ogni Corso è composto da 8 ore mensili, suddivise in 2 ore settimanali, con la partecipazione di 10 iscritti. L’iscrizione al Corso è di € 20 per  autofinanziamento, i materiali sono comprati dagli allievi.

 Il Corso “Arte e Parole” dura due mesi ed è rivolto a bambini e ragazzi italiani e stranieri dai 6 ai 13 anni, finalizzato all’integrazione multiculturale attraverso l’arte, con un laboratorio di gruppo di pittura, scultura, linguaggi , giochi creativi, musiche.

Il Corso  “Conoscersi attraverso linee e colori” consiste in una consulenza psicologica  pratica.    

Dal 16 Marzo in poi saranno avviati altri corsi mensili di approfondimento.                             

   CORSI ARTISTICI

      LUNEDI:      Pittura polimaterica   

                             Pittrice Liliana Ummarino cell. 3201636695

   MARTEDI:     Pittura decorativa: Trompe l’oeil       

                         Pittrice Fiammetta Gioja cell. 3393476149

  MERCOLEDI:  Pittura su sassi                     

                             Pittore Elio Pronti cell. 3488913443

       GIOVEDI:    Disegno e Pittura acrilica  

 

                             Prof.ssa Pittrice Paola Salvini cell. 3477223451 –  

                           Pittura ad olio                                 

                           Pittrice   Giselda Cacciani   cell. 3332745700

 VENERDI:      Disegno  e ritratto                     

                         Prof.ssa Pittrice Maria Grazia Addari cell. 3394449604 –                           

                         Grafico Marcello Ruali   cell. 3470440744

 SABATO:  10,30- 12,30   – Arte e Parole           

                       Dott.ssa Claudia Bartolini cell. 3387120577   

                        16,30 – 18,30 Conoscersi  attraverso linee e colori   –

                       Dott.ssa Psicologa Pittrice Ada Risi cell.  3494576021            

  Per prenotare l’adesione e la partecipazione ai corsi telefonare agli stessi docenti. I coordinatori dei corsi sono: la Presidente di Art Arvalia Prof.ssa Paola Salvini (cell.3477223451), la Vicepresidente Prof.ssa Anna Maria Trinchieri ( cell. 3471709965) e la Vicepresidente Liliana Ummarino ( cell.3201636695 )

 La sede è aperta  per visitare la Mostra dei soci di Art Arvalia e per informazioni al pubblico , il Mercoledì dalle  ore 16 .00 alle 19.00, escluso il periodo natalizio, pasquale ed estivo. 

“Riflessioni di Pace”. La nota critica

“Riflessioni di Pace”. La nota critica

di Anna Maria Trinchieri

Anche quest’anno, come già precedentemente, gli Artisti Soci di Art Arvalia hanno avuto l’onore e il piacere di organizzare la mostra “Riflessioni di pace”, nell’accogliente e luminoso spazio annesso alla chiesa del Santo Volto di Gesù alla Magliana, gentilmente offerto dal parroco Don Luigi, cui rinnoviamo i nostri più sentiti ringraziamenti.

Il tema della Pace, molto coinvolgente e pregnante di significato, soprattutto per i tempi tragici che oggi viviamo, è stato trattato dai nostri Artisti con sensibilità, angolazioni e prospettive molto diversificate, nonché utilizzando tecniche sperimentate, molteplici e personali.

Entrando nell’aula ci accoglie l’opera d’arte concettuale modulare di massa con l’immagine centrale di una colomba bianca che emerge da un cielo dorato, dove i visitatori hanno espresso i loro pensieri sulla Pace e, poi, proseguendo, in senso orario, ci lasciamo “abbracciare” con passione come in un “canto” corale dai colori e le forme delle opere di pittura, pastello, grafica, scultura che spiccano sulle tonalità pastello delle pareti.

 

La Pace è stata interpretata dalla “mano” esperta di Paola Salvini, artista sensibile e poliedrica, in Missione di pace, come sogno di una realtà ancora da attuare, speranza profonda di un mondo diverso, nel sipario di luce che si apre in uno scenario infernale di guerra, con alberi e fiori lungo un ruscello gorgogliante di vita, trattati con la sua peculiare vivace delicatezza di toni, segno di un mondo interiore ancora intatto.

In Dea fragile la Pace è vista – in aggancio al messaggio mitico degli Arvali, nostri padri concittadini portuensi – come “frutto generoso della composizione dei conflitti umani secondo giustizia”, da Antonello Anappo che, in un suo peregrinare, ha ritrovato a Parigi (Louvre) un antico bassorilievo proveniente dal nostro territorio, da lui ora riprodotto a sanguigna, che rappresenta i “Suovetaurilia”, un rito di propiziazione dei Sacerdoti Arvali in onore di Dia, la “dea della pace tra le forze di sopra e sotto la terra e della pace come concordia tra gli uomini”, bene, comunque, sempre a rischio, perciò bisognoso di difesa.

La Pace è colta dalla valente acquarellista Vincenza De Petrillo nella sua fragilità, nell’impalpabile Battito d’ali, dove si aprono, sul fondo variegato di blu, voli di gabbiani verdi simbolo di speranza, o come risultato di un arricchimento personale a ridosso di contrasti che sono alla base dell’esistenza, in Chiaro e Scuro, dove emerge che, spesso, proprio dagli opposti, nasce l’Armonia cioè la Pace.

Considerata come elemento indispensabile per la sopravvivenza dei più deboli e più indifesi, come i bambini, da Michela Giustolisi che, in Colomba 1 – Colomba 2, riesce a comunicare un senso di pathos nello sguardo impaurito del ragazzino dietro le sbarre che, oltre ogni ragione, spera di poter “evadere” insieme alla colomba che è giunta pronta e sensibile al suo richiamo.

Primo Gambini, nell’originale Germogli di Pace, pregevole scultura in rame, fa emergere dalla roccia di granito, miratamente scalfita per evocare le devastazioni della guerra, un filo spinato dal quale germogliano, per rivolgersi verso il cielo, foglie di ulivo, segno inequivocabile di Pace.

 

Amalia Coletti in Speranza 1Speranza 2, rappresenta, con la sua sperimentata tecnica pittorica e sicurezza di linee, una colomba che vola su una città senza verde, satura di cemento e di smog, portando la speranza di una vita migliore, e un’espressione drammaticamente turbata nello sguardo del piccino, quasi un angelo senza ali, in attesa di qualcosa di rassicurante che, forse, non verrà mai.

Attuali e coinvolgenti le tematiche svolte da Marzia Marturano, che in Colloquio di pace, figurativo simbolico (inchiostro su carta), mette a confronto culture diverse attraverso “…due donne unite per la stessa idea di libertà e pace al di là delle loro tradizioni di appartenenza. Ascolto e dialogo nel silenzio. L’opera è una sintesi della grande idea di amicizia, virtù da comprendere e da tutelare…” . In Sinai – Riflessioni, riflette sulla pace in un viaggio solitario nel deserto del Sinai. “Con l’ardore e con la dolcezza si preannunciano esperienze miracolose per esistenze pacifiche”. “E’ più arido un contesto di cuori induriti piuttosto che miliardi di granelli di sabbia disegnati dal soffio del vento…”.

Silvana Vernotti, eccellente acquarellista e acquafortista, ci sorprende con Riflessioni, dove si evoca l’armonia che si sprigiona dalle note musicali e riesce a condurci nel regno della Pace, quella vera, che sentiamo dentro al nostro cuore, e, nell’Annuncio della Nascita del Redentore, ci comunica la certezza della salvezza e della pace nel mondo.

Un forte luminoso chiarore ci attira e ci conduce nel quadro di Mari Clemente, Ricerca di Pace, dove un’araba, sfuggendo ai fragori della guerra, corre verso “l’uscita” alla ricerca della luce = pace: riuscirà a trovarla? Nella Maternità si rinnova la dolcezza dell’avere in grembo un bimbo, portatore di speranza e pace, espressa da una sapiente atmosfera cromatica.

Condivisibile e stimolante per ulteriori riflessioni, il messaggio di grafica e scrittura di Marcello Ruali, Insicurezza del domani e La guerra non si fa solo con le armi, in cui si afferma che una pace universale richiede la totale scomparsa dell’angoscia dovuta all’insicurezza del domani, tragica situazione del nord e del sud del mondo odierno: non soltanto i paesi poveri o emergenti ma anche le civiltà “occidentali” tecnologicamente avanzate, soffrono di questa penosa situazione di incertezza del futuro. Non solo le armi vere e proprie, sono strumenti di guerra, ma anche la filosofia, la religione, l’istruzione possono diventarlo, così come il menefreghismo o la convinzione di supremazia personale e collettiva impediscono all’uomo di “comunicare con simpatia e carità” e di analizzare in modo esatto le condizioni altrui, apportando, dove possibile e con grande rispetto, eventuali aiuti.

 

Un grazie a Liliana Scacchi che, con la sua Costruzione di pace, in cui manifesta una maturazione nel trattare forma e luce, invita gli uomini di diverse razze ad unirsi nella realizzazione di un nuovo mondo d’amore e di pace: la colomba, posta al centro dell’opera, sembra voler sostenere e benedire l’impresa certamente non facile…

Sergio Mieli continua a stupirci con la fresca sensibilità di “fanciullo” che conferisce alle sue opere, Pace = fratellanza tra i popoli e Pacifismo, una particolare suggestione: l’arcobaleno sul mondo ci dà speranza per un futuro d’amore in cui gli uomini possano comunicare e capirsi, la parola Pace viene scritta in tante lingue perché il suo messaggio possa arrivare facilmente a tutti, persone di razze diverse colloquiano in relax su comodi divani, esprimendo reciproca empatia, benevolenza e amicizia.

Molto apprezzata, per l’intensa drammaticità che comunica, l’opera Mai più di Giselda Cacciani, maestra nell’evocare stati d’animo particolarmente intensi, con tonalità monocrome ben calibrate e sfumate, come in questa Crocifissione di Gesù: dal Suo sacrificio l’uomo ha potuto intraprendere la strada della Salvezza e della Pace, come ci comunica l’intensa luce che si sprigiona dalla Croce.

Gian Giacomo Carta, noto stimato scultore, presenta una bella Madonna afgana, che ci rapisce col suo sguardo attento e preoccupato per l’incolumità del Bambino, che si sente invece tranquillo nel caldo e sicuro abbraccio materno. Particolarmente simpatici i suoi stivaletti…!

La nostra attenzione si ferma rapita di fronte ai due volti del Cristo, Il Sacro volto e Sacrificio, così ben delineati e rappresentati dal tratto delicato e sensibile di un’artista particolare, Giuliana Mancini, che ha voluto soffermarsi sul sacrificio dell’Uomo-Dio, sul suo significato e le implicazioni nella vita di ogni uomo.

 

Al centro della sala un breve corridoio ci conduce di fronte a un’opera pregevole di Sonia Tubaro, Gli Apostoli del nostro secolo, di grande richiamo, unica nel suo soggetto e densa di significati: subito individuabile la prospettiva leonardesca dell’Ultima Cena, scelta, perché opera molto nota e da tutti ricordata, come “scenario” dell’agape intorno al Cristo di personaggi famosi, nel campo politico e religioso, che si sono prodigati per diffondere la pace nel mondo.

 

Aldo Ferrotti nell’Incontro tra Popoli, con tecnica sicura e sperimentata, “illumina” un mondo “nuovo”, come racchiuso dalle strette di mani che si allungano dai diversi Continenti, coinvolgendoci quasi in un “abbraccio” fraterno; in Maternità, con linee sapienti e sintetiche, riesce ad evocare, in modo espressivo e diretto, la dolcezza e unicità dell’amore materno.

“La colomba della pace per volare ha bisogno di una atmosfera che alzi le sue ali…”. Ispirata ad una frase di I. Kant, l’opera originale di Anna Maria Trinchieri, esperta nei giochi di colore che esprimono nel contempo sensibilità e drammaticità, rappresenta un arcobaleno su fondo notturno, dove una colomba nera, ferita a morte, tenta invano di librarsi in aria da un mondo di caos, violenza, guerra, dove non c’è ancora assolutamente “volontà” di pace, solo nello sfondo si intravede, lontano, un piccolo sole, remota speranza di un’altra vita.

Vittorino Ugolini ci dona una suggestiva Crocifissione, dove un esangue Cristo campeggia chiarissimo su uno sfondo molto scuro, appena rischiarato dal rosso del tramonto, dove appena si individuano le pie donne unite in un abbraccio di dolore: il sole lontano ci comunica la speranza di Pace e riscatto; nell’Invocazione di Pace, la colomba non vola ma è ferma, poggiata sul mondo, quasi a comunicarci la certezza di un avvento di Pace non più solo vagheggiato: un messaggio positivo e pieno di fede!

Maurizio Bruziches con Maternità e Purgatorio, due opere di sicuro impatto emotivo, ci racconta la storia dell’uomo, di ispirazione autobiografica, dalla nascita alla morte: al centro sempre la donna, forse evocazione della mamma dell’Artista, a sinistra un “angelo” che controlla la situazione, piuttosto drammatica, tormentata, come si presenta la vita di ogni giorno, il gatto/diavolo rappresenta la negatività, così come la mattanza dei pesci; l’umanità comunque anela al paradiso, attraverso il purgatorio, per lasciare definitivamente questa terra dilaniata dalla violenza apocalittica, senza speranza di riscatto: vengono in mente le parole di Mark Rothko: “…Il mistero della vita è che non abbiamo alcuna risposta al riguardo e… che il tragico ci accompagna dalla nascita alla morte… E non possiamo rinnegare lei né le sue tragiche implicazioni…”.

 

Un messaggio positivo , anche se nasce da una realtà composita e piuttosto violenta, si legge chiaro nella larga pennellata azzurra, simbolo di qualcosa di più sicuro ed armonioso, che si apre dal volo di una “colomba”= luce, posta quasi al centro della grande tavola Trinità segno di pace di Liliana Ummarino, artista di punta nell’Arte contemporanea: “Trinità intesa come unicità e diversità della natura vivente, che comprende le tre entità, il mondo umano, animale, vegetale, Trinità come imprescindibile verità distinta ma unita nella forza della speranza, baluardo cui affidiamo la nostra immortalità, mistero universale, unica certezza…”.

Maria Grazia Pavia, nel quadro La pace, rappresenta con tinte vivaci e calde una meteora che fa scendere sul mondo la bandiera della pace, speranza di una risoluzione delle contese e delle ingiustizie, nell’Albero della Vita riesce, con tecnica sicura e originale nell’uso del filo di lana, a creare il senso della continuità della vita, nonostante nel mondo sia ancora presente la guerra, foriera di morte.

Molto coinvolgente e particolare, anche per le non comuni sfumature verde acqua di mare, l’opera di Valentina Falcucci Sott’acqua, dove una fanciulla, quasi una colomba, sott’acqua, finalmente, può trovare la dimensione di una “vita” più consona e accogliente, senza armi, senza guerre, senza violenze, con tanto silenzio e senso di pace: trasformazione in immagine di un recondito anelito ad una esistenza più serena, priva di stress e ansie.

Chiudono il “cerchio” variopinto e variegato della mostra, le opere della stimata e nota artista Maria Grazia Addari, Omaggio a Botticelli e La Pace: nella “Madonna col Bambino”, perfetta imitazione botticelliana, è immediato il riferimento alla Nascita di Gesù nostro Redentore e portatore di Pace agli uomini di buona volontà; ne La Pace, quadro ispirato ad Adamo rappresentato nella volta della Cappella Sistina da Michelangelo, un turbine di vento muove le bandiere di tutto il mondo, rappresentato nel vortice delle vicissitudini umane, sotto lo sguardo vigile del nostro progenitore. Le colombe si muovono nello spazio, a volte colpite a morte, comunque, sempre, portatrici di pace: lo stile inconfondibile dell’artista ancora una volta si afferma senza incertezze e comunica al visitatore una piacevole sensazione di armonia ed equilibrio.

Un grazie di cuore a tutti gli Artisti partecipanti!

 

Prof.ssa Anna Maria Trinchieri
Responsabile del Settore critico-letterario Art Arvalia

A Bassano Romano, Mostra omaggio a Giovanni Paolo II

I Monaci Benedettini Silvestrini del Monastero di San Vincenzo a Bassano Romano, nel III anniversario della scomparsa del Papa Magno, sono stati i promotori dell’evento Omaggio a Papa Giovanni Paolo II, celebrando il 2 aprile alle ore 17 la Santa Messa, presieduta da Sua Ecc.za mons. Romano Rossi, vescovo della Diocesi di Civita Castellana, ed accompagnata dai canti liturgici delle Monache benedettine di Orte. (altro…)