Giuseppe Maiorano
Giuseppe Maiorano è architetto specializzato nel restauro dei monumenti e degli edifici storici. Vive e lavora tra Roma e Venezia, dove ha conseguito la laurea in architettura e, agli inizi della carriera, lavora per l’Ente Biennale di Venezia collaborando all’allestimento di alcune mostre d’arte e di architettura.
Tra il 1983 e il 1986 è impegnato nell’ambito della cooperazione internazionale svolta dal Ministero degli Affari Esteri nei paesi emergenti, partecipando ad una missione presso un campus universitario della Nigeria in qualità di ricercatore e docente di architettura presso il Building Design and Management Department.
Vince alcune borse di studio per i paesi scandinavi, dove risiede quattro anni, rispettivamente due a Stoccolma e due a Copenhagen, interessandosi tra l’altro, per la prima volta, di archeologia dell’età del bronzo e di arte rupestre. In Scandinavia inoltre approfondisce gli studi sulla storia e sull’arte di età vichinga, nonché sulla scrittura runica e la sua diffusione in Italia e in Europa.
Nel 1988 è uno dei fondatori dell’Associazione Italiana per i Beni Culturali e Ambientali (AIBCA) con cui promuove vari convegni e seminari, tra cui la serie ‘Mezzogiorno e Beni Culturali’ dedicata al patrimonio culturale e paesaggistico dei territori dell’Italia meridionale.
Nel 1992 organizza il Padiglione Italiano del Restauro presso il centro fieristico RAI di Amsterdam, in collaborazione con l’architetto Aurora Resta.
E’ quindi collaboratore del Ministero dei Beni Culturali nel campo della documentazione e catalogazione dei monumenti e degli edifici storici, in particolare della Soprintendenza per i Beni Architettonici del Veneto e di quella per i Beni AAS delle province di Avellino e Salerno.
In tempi più recenti si dedica ad attività di ricerca e scavo archeologico con l’università di Roma Tre e, successivamente, con l’università della Tuscia di Viterbo, sia per l’età proto-storica che etrusco-romana, dedicando particolare attenzione alla storia e all’epigrafia etrusca. Il suo interesse per l’antichità si è ampliato fino alle più recenti indagini nel campo della ‘paleo-linguistica’, cioè della genesi del linguaggio umano, partecipando a vari convegni internazionali e pubblicando articoli e saggi su tale tematica.
Nel 2006 pubblica per Euromedia Italia il volume ‘Da Salerno a Stromboli e ritorno. Una storia vera del cinema neorealista’, il racconto della realizzazione del celebre film di Rossellini ‘Stromboli, terra di Dio’ con Ingrid Bergman e Mario Vitale come protagonisti.
Sin dagli anni ’90 è stato impegnato in ricerche sul realismo della prima cantica della Divina Commedia, l’Inferno, individuandone l’effettivo tragitto tra Viterbo e Bomarzo, e nel 2008 produce un filmato intitolato ‘La Valle Infernale: il reale itinerario dell’Inferno dantesco tra Viterbo e Bomarzo’, presentato nello stesso anno alla 62.a edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno.
Nell’arco di un trentennio, oltre all’attività professionale nel campo del restauro architettonico, ha prodotto oggetti di arredo e design, come tavoli, sedie, lampade, appendiabiti, corrimano, indirizzando poi le sue inclinazioni artistiche verso la scultura in terracotta e, in particolare, il ritratto.
Dal 2018 è socio sostenitore dell’Associazione Art Arvalia Onlus, con la quale partecipa a mostre collettive.