Gambini Primo – Curriculum Vitae

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Primo Gambini

Da sempre amante dell’arte, della natura, della fotografia e della montagna. La passione per la scultura iniziò osservando un abile scultore della Val di Fassa. Dall’osservazione all’azione passò poco, il tempo di acquistare, in un negozio specializzato della zona, qualche buona sgorbia e al rientro a Roma i primi colpi di mazzuolo in poco tempo un pezzo di legno prese forma, era nata la prima opera da allora ne sono seguite molte altre. La sua attività è rivolta ad una continua ricerca nel campo dell’espressione artistica utilizzando varie tecniche e materiali. Il legno rimane comunque il materiale preferito per il calore che riesce a trasmettere.

Dicono di lui

Alberto Ciambricco, autore televisivo, giornalista e scrittore (WIKIPEDIA)

“Ho conosciuto Primo Gambini 36 anni fa, quando avevo il piacere e l’onore di dirigere l’Ufficio Pubbliche Relazioni delle Ferrovie dello Stato. Primo entrò a far parte dello Staff che non solo progettava e realizzava Stands di mostre Nazionali e Internazionali, che non avevano nulla da invidiare a quelle delle altre ferrovie Europee, ma anche oggetti di particolare valore per iniziative aziendali. Uno dei quali, ideato da Primo – “IL FIORE DELLA CORTESIA” – da assegnare, quale premio, ai ferrovieri il cui comportamento particolarmente cortese veniva segnalato dai viaggiatori. Per elencare il “tanto”, il “buono” e l’”eccellente” che è stato l’impegno di Primo Gambini, Ferroviere in servizio, occorrerebbe più di una pagina. Mi limiterò a dire che Primo è stato uno dei miei più validi collaboratori fino al mio collocamento in pensione, nell’aprile del 1986. E solo 20 anni dopo ho scoperto che era non soltanto un geniale e apprezzato progettista e realizzatore di Stands e oggetti promozionali, ma è stato e, sicuramente, lo sarà ancora un eccellente autore di Sculture in legno e pietra. E’ dunque, un artista. Al quale auguro ad multos annos e ad majora semper”. Roma 2006

Anna Maria Trinchieri, professoressa, pittrice, vice presidente di Art Arvalia Onlus

“Primo Gambini ricco di interessi, è socio di varie associazioni culturali artistiche, con le quali ha partecipato ad innumerevoli importanti Mostre. E’ cosa ardua scrivere una nota critica su di lui, Artista nel vero senso del termine perché si rischia di non evidenziare al giusto, il valore intrinseco delle sue creazioni, che non si impongono per la loro grandiosità o violenza di colore ma, nel caso di sculture, per l’amore e l’osservazione attenta della natura e delle creature nonché per la qualità eccellente della lavorazione, e altrettanto, nelle opere digitali, per il gioco cromatico e grafico lieve e delicato ma nello stesso tempo mirato  ad ottenere l’effetto  desiderato  in  relazione  al  messaggio sempre convincente che l’autore vuole comunicare. L’incontro con la scultura avvenne per caso, lo racconta lui stesso, anni fa, in Val di Fassa dove conobbe un  abile intagliatore e scultore del luogo che gli comunicò la passione per la lavorazione del legno. Da allora cominciò per Gambini l’esperienza meravigliosa del suo percorso, volto ad una continua ricerca nell’ambito dell’espressione artistica, sperimentando via via nuovi materiali che potessero sempre meglio adattarsi alle sue esigenze creative e comunicative. L’Arte diventò il vero fulcro di vita, se pensiamo che, proprio al seguito dell’apprezzamento di un alto funzionario delle FS, di due quadri realizzati per diletto, gli verrà proposto un tipo di lavoro inerente alle sue abilità compositive, proprio in un Ufficio di Progettazione delle FS.

L’arte perciò divenne parte integrante della sua attività lavorativa, in cui passione divertimento e professionalità si coniugavano perfettamente. Si specializzò nella Grafica, necessaria per la realizzazione di stands per Eventi e Mostre di importanza Nazionale ed Internazionale, curò la creazione di medaglie ed oggetti promozionali per le Commemorazioni pubbliche, sempre nell’ambito delle FS. Tutto questo certamente gli giovò per approfondire sistematicamente la sua ricerca nelle tecniche espressive e per allargare i suoi orizzonti speculativi che ora, possiamo affermare, abbracciano un ampio spettro di tematiche. Grafica e Scultura si sono sviluppate di pari passo e l’Artista in ambedue oggi s’impone per competenza tecnica e ricchezza compositiva, attirando lo spettatore in un gioco emozionale assolutamente inedito.  Nelle opere “Nascita”, “Crocifisso”, “Ponte Marconi”, “Luna sul Mare”, …tra le più significative creazioni digitali, dà prova di maestria e disinvoltura nell’utilizzare il computer per ottenere cromatismi arditi e in continuo movimento, atti a produrre grande coinvolgimento emotivo dovuto anche alla peculiarità delle forme “non forme” che pur nella loro essenzialità, evocano realtà concrete e tangibili. E che dire della sua capacità di plasmare forme e dell’originalità nel “rielaborare” in modo assolutamente fantasioso e poetico fotografie anche di persone, inserendone magistralmente i visi nei petali di un fiore o assemblando varie “entità” per costruire nuove “identità”! In queste elaborazioni si evidenzia oltre alla bravura tecnica, una sorta di sincero schietto divertimento unito a fine sensibilità e ricerca estetica.

Negli anni 2000 nascono gli sbalzi su rame “Fellini” e “Nudo di donna”, quelli su alluminio “Testa di cavallo”, su argento “Madonna”, le incisioni su rame “L’aquila” e su ardesia “Fabrizio De André”, “L’ulivo della pace” scultura a tutto tondo di rame e granito, in cui un ramo di ulivo, nato da un tragico filo spinato, si erge speranzoso verso il Cielo, opere di grande intensità espressiva, dal segno deciso, le linee atte a produrre giochi di luci e ombre ben calibrati, sorprendenti nel rigore e nella precisione del tratto. Ma è nelle sculture lignee che la personalità dell’Artista da il meglio di sé, proprio per la predilezione innata per un materiale che riesce a plasmare in modo naturalmente disinvolto, ottenendo risultati eccellenti.

Agli anni ’70 ca, risalgono i bellissimi bassorilievi dei “Fiori” (Rose, Margherite, Viola del pensiero, Stella alpina) , del “Cesto di Frutta”, e poi di seguito nascono “Testa di Cavallo”, “Nudo di donna”, “Volto di Cristo”, “Crocifisso”, “la Mano”, “Luna sul Ponte” e altri, in cui emerge prepotente l’amore per la natura, una particolare capacità di osservazione, una rara memoria visiva per cui Gambini riesce a riprodurre fin nei minimi dettagli le “cose” viste “costruendo” le immagini con una tecnica assolutamente straordinaria. Ciò si evince dai numerosi Premi, Menzioni speciali, Riconoscimenti avuti alle molteplici Mostre Nazionali ed Internazionali cui il Nostro ha partecipato, da ricordare tra gli altri il Bronzo alla Woodcarving Competition – East Sussex – Inghilterra 2007 – per il bassorilievo “Via della Greca”, classificazione motivata dalla estrema fluidità di lavorazione del legno tale da produrre un magnifico effetto pittorico, delizia dello spettatore.

Un augurio all’Artista che prosegua con passione ininterrotta il suo entusiasmante cammino perché possa donarci altre creazioni ispirate all’incanto e alla bellezza della natura e delle creature!” Roma 2010

Maria Sole Sollazzi, sociologa, Maria Sole pittrice

Primo Gambini si presenta ancora una volta al Grande Pubblico, è Artista e “Personaggio di spessore”, e si rapporta con l’osservatore sia con opere scultoree, sia con elaborazioni artistiche computerizzate, che comunicano il profondo bisogno di trascendenza del “suo Essere” e la grandezza delle Nature come realtà affettiva, la correttezza morale e l’ordine materiale.

Nel primo periodo (dal 70 all’80), le opere pubblicate sono essenzialmente scultoree, mentre i materiali variano, pur restando nella correttezza della tradizione classica. Così il tragitto formativo è segnato dai bassorilievi “Non dimenticare” realizzato in legno quando rappresenta il dito della mano destra alzato a motivo di monito, che ci riporta all’epoca storica dell’Impero Romano, così come in “Via della Greca nel XVIII secolo” ci offre la visione nostalgica di Roma, (opera premiata ad un concorso Internazionale). Le altre opere presentate con la tecnica del “bassorilievo su legno”: “Sacro Volto” che è l’immagine fedele della passione di Cristo, forse morente, dove oltre al soggetto, anche per il calore della materia impiegata, suscita sincera e profonda commozione, come in “Madonna” – sbalzo e cesello su argento. La stessa tecnica e lo stesso materiale sono stati impiegati per la realizzazione di “Gufo Reale”, “Natura in tavola”, “Omaggio floreale”, “Donna seduta”,  “Campione”, “Vita palustre” realizzato in altorilievo, sempre in legno, mentre seguono “Il sogno di Maria”, “Omaggio a Fabrizio De André” (donato all’artista Dori Ghezzi, moglie del grande Artista scomparso  in occasione del “Premio De André”, 8 luglio del 2006 in Piazza De André – Roma) e “Forte Portuense”,  tutte esecuzioni dell’Autore in pietra “ardesia” materiale tra i prediletti da Primo Gambini, oltre al legno. Unitamente a “Nudo di donna”, sbalzo e cesello su rame, “Fellini”, sbalzo e cesello su rame, “Stallone”, sbalzo e cesello su alluminio, infondono nello spettatore di un essere amante della vita, con l’attitudine spontanea verso una esistenza da spendere a contatto con la Natura e l’animo educato, sensibile, rivolto ad espressioni profonde e trascendenti.

La personalità artistica dell’Autore si completa, rielaborando temi attinenti attraverso la lavorazione di materiali moderni con tecniche avanzate, così ammiriamo “La famiglia” e  “Petali di luce”  (sculture luminose in policarbonato), che lasciano attonito l’osservatore per la capacità espressiva dell’Autore mentre interpreta i temi attinenti il suo schema mentale anche attraverso opere elaborate al computer, come paesaggi, animali, e ancora temi esistenziali, con “Colori di Donna”, “La luce dell’Anima”, “Crocifisso”(1), e “Crocifisso”(2), restando fedele alla sua ispirazione primaria.

La varietà espressiva e l’alta valenza delle realizzazioni attestano la piena maturità artistica, la capacità tecnica l’interpretazione personale dei temi prediletti, che segnano, però, un percorso lineare, senza sbavature o ripensamenti”. Roma 2014

Angelo Nardi,giornalista, scrittore

“I colori di donna, secondo Primo Gambini, hanno essenzialmente una forma. E questa forma esprime fluidità, plasticità, dinamismo ma contengono in sé la sfera che al suo interno tutto comprende. Ed è sulle forme che in modo luminescente emergono i colori”.

Dal catalogo mostra “La RigenerAzione dell’arte”

Il MITREO Arte Contemporanea 2017 www.mitreoiside.com

Carlo Roberto Sciascia, ingegnere, critico d’arte, giornalista, scrittore

Il messaggio di Primo Gambini”. “L’abbinamento del granito, duro compatto, al rame morbido e plastico dà l’opportunità a Primo Gambini di esprimere con apparente semplicità il concetto che, anche se si è di fronte a qualcosa di estremamente resistente come il granito, si può assistere alla nascita di un messaggio di pace…e, inaspettatamente, vedere uno stelo modulato plasticamente attorcigliarsi e lanciarsi verso l’alto, mentre tenere e delicate foglioline dal colore cangiante, si aprono in un dinamismo spaziale, da cui si irraggiano tutte le dinamiche morali e sensitive dell’individuo umano.

L’artista realizza così una creazione plastica che acquisisce significati inaspettati mediante una mera astrazione e l’assoluta purezza formale”.

Dal catalogo mostra “SCIENZA E COSCIENZA messaggi utili all’Umanità“

Il MITREO Arte Contemporanea 2018   www.mitreoiside.com

Maurizio Vitiello, sociologo, critico d’arte

“Il lavoro investigativo di Primo Gambini si estrinseca nei campi della scultura e della fotografia. Dotato di grande abilità tecnica, tratta il legno da cui nascono opere che sono vive nella rappresentazione del tema e dei particolari, con un’arte che Anna Maria Trinchieri dice di essere assolutamente straordinaria”.

Dal volume “PERCORSI D’ARTE IN ITALIA 2018” RUBBETTINO EDITORE

Premi

1° Premio Scultura“Premio Internazionale Trastevere” 2007

Galleria Astrolabio – Roma             

Anna Iozzino, storico e critico d’arte

“Nei suoi originali bassorilievi su Ardesia o su legno incide con delicatezza e sapienza tecnica gli elementi vegetali o animali che emergono dal fondo con stacchi armoniosi ed equilibrati in una ricerca puramente artistica e in un gioco felice di forme e di evidenza plastica”.

Bronzo “Concorso Internazionale Scultura categoria non professionisti”

East Sussex – Inghilterra – 2007

“Via della Greca Roma nel XVIII secolo”-bassorilievo in legno di rovere

Chris Pye, maestro scultore, scrittore e membro della Master Carver Association

www.chrispye-woodcarving.com www.mastercarvers.co.uk

“Sono rimasto colpito dall’atmosfera di questa scultura; il modo abile “intelligente” con cui la grana del legno trascina l’occhio su per la strada e le case fuori focus, rese grossolanamente con la torre aguzza a distanza; semplice e ricco di atmosfera. C’è ampia varietà di dettagli attentamente posizionati e al tempo stesso spazi che consentono al dettaglio di avere impatto. In primo piano, il fatto che la lavorazione del cielo sia influenzata dagli edifici ma da lontano, il tutto funziona davvero molto bene”.

Ian Edwards, maestro scultore www.ianedwardsstudios.co.uk

“Nel suo insieme, questa scultura si combina molto bene con il particolare pezzo di legno che è stato scelto. La morbidezza e la finezza della scultura si presta alla scena soggetto, dando una riproduzione autentica all’ambiente scelto. La torre sullo sfondo funziona bene come punto focale e il suo essere acuminata crea un buon contrasto all’interno del pezzo”…

Stuart Lawson, scrittore ed editore GMC Publications

“Mi piace molto la qualità meravigliosamente espressiva della grana di rovere. Lo stile di questa scultura è più simile al modellamento dell’argilla nella morbidezza delle case e nelle linee quasi scarabocchiate che descrivono il dettaglio. La deliberata compostezza nel dettaglio è perfettamente controbilanciata dal tetto rotto e la strada, che sembra fornire un interessante sguardo al passato. L’intero pezzo è piuttosto misterioso ed evoca in me l’immagine di una mattina presto prima che la confusione di Roma abbia inizio”.

1° Premio Giuria popolare “Un fumetto per Corviale”2009

1° Premio Fotografia

2° Concorso Fotografico S. Filippo, “Amor mi mosse” Todi 2016

Per la fotografia “Maternità, dall’intensa espressività…la delicatezza, il taglio di luce…ed il sapiente uso del bianco e nero”.

Idee per il territorio ARVALIA PORTUENSE Municipio XI Roma

insieme all’amico Adamo Modesto, Maestro, Artista, Scultore www.adamomodesto.com

“SGRIGIAMO IL SERPENTONE”

CORVIALE “SERPENTONE A COLORI” – YouTube-  2013

www.youtube.com/watch?v=y27463DFTo4